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Avete mai sentito parlare di fibrolisi? Si tratta di un metodo utilizzato in fisioterapia utile a trattare i tessuti molli e le fibrosi, le aderenze post-traumatiche e post-infiammatorie in cui siano presenti dolore e limitazione funzionale.
Fino a non molto tempo fa si pensava che unicamente le terapie meccaniche potessero influire sul giovamento del benessere dei tessuti.
Oggi è invece possibile comprendere come la manipolazione di un professionista, attraverso un massaggio terapeutico, costituisca un beneficio per il riposizionamento dei tessuti.
Scopriamo tutte le informazioni utili sulla fibrolisi nell’approfondimento del Dottor Riccardo Colombo, fisioterapista di Borgomanero in provincia di Novara.
Che cosa succede al corpo in caso di lesioni
Immaginiamo ora uno scenario di vita quotidiano: commetti un errore, rompi un vaso, fai un incidente con la macchina? Che cosa fai, in questo caso? Ovviamente cerchi di porvi rimedio.
Lo stesso discorso è applicabile al mondo dei tessuti. Quando questi subiscono una lesione, provano a trovare una pronta soluzione, con la generazione di cicatrici ottenute grazie a un particolare tessuto, il tessuto fibroso.
I benefici ottenibili con la fibrolisi
Con la fibrolisi si cerca di accelerare il processo di riassorbimento del problema, agevolando il tessuto muscolare al ritorno ad una condizione di normalità.
Lo scopo primario del fisioterapista Riccardo Colombo è quello di eliminare le aderenze delle cicatrici dei tessuti, aumentando l’elasticità delle fibre da trattare, consentendo al paziente di ottenere nuovamente la mobilità perduta.
Il trattamento e l’eliminazione delle aderenze tipiche delle cicatrici tissutali rende possibile un aumento della mobilità delle fibre trattate, siano esse muscolari, legamentose, tendinee o capsulari, un ripristino del microcircolo e l’instaurarsi di condizioni ottimali per il superamento dello stato infiammatorio sia acuto ma soprattutto cronico.
Quando è necessario un trattamento di fibrolisi
Come avrai avuto modo di comprendere dalla breve spiegazione fornita nei precedenti paragrafi, la fibrolisi è una pronta risposta alle sindromi dolorose di origini muscolare.
Gli effetti percepiti dal paziente possono essere diversi. È possibile riassumerli in cinque macrocategorie.
- Effetto meccanico: entrando all’interno dei setti intramuscolari c’è uno scollamento meccanico più efficace della mano.
- Riflesso Neuro-muscolare: l’utilizzo di specilli e stiletti permette l’elicitazione di alcuni riflessi neuro-fisiologici.
- Riflesso neuro-vascolare: attraverso le varie tecniche, c’è non solo un grande afflusso di sangue, ma anche una serie di azioni di stiramento e rilascio che agiscono sul sistema nervoso.
- Effetto antalgico: come azione, questo tipo di approccio terapeutico ha come azione anche la scomparsa della sensazione di dolore.
- Effetto immunitario: con l’azione di scollamento, c’è una grande deposizione di cellule immunitarie (mastociti) che migrano nella zona, combattendo anche l’eventuale infiammazione.
La tecnica di fibrolisi risulta particolarmente indicata nei seguenti casi:
- Adesioni fibrose a seguito di lesioni;
- Insorgenza di fibrosi a seguito di un’operazione;
- Presenza di dolore (infiammatorio o non infiammatorio) del sistema muscoloscheletrico: miosite, epicondilite, tendinite, periatrite scapulo-omerale, stiramento dell’inguine, lombalgia, torcicollo tra i più comuni;
- Nevralgie consecutive a seguito di un’irritazione meccanica dei nervi periferici: nevralgia di Arnold, nevralgia cervicobrachiale e intercostale, sciatica, cubitalgia;
- Sindromi trofiche degli arti: algoneurodistrofia, sindrome del tunnel carpale, sindrome compartimentale muscolare, ecc.
Gli effetti
Affidandoti al fisioterapista di Borgomanero, il Dottor Riccardo Colombo, qualora dovessi specchiarti in una delle situazioni morbose citate poco sopra, la fibrolisi potrebbe consentirti tornate alla normalità in breve tempo.
I trattamenti di fibrolisi hanno dimostrato un’efficacia superiore rispetto a quella di altre tecniche fisioterapiche (idromassaggi, ultrasuoni ecc.).
La fibrolisi ha mostrato una certa utilità non solo a fini terapeutici, ma anche diagnostici; grazie a essa, infatti, si è in grado di localizzare eventuali formazioni fibrose nei tessuti molli; i fibrolisori, infatti, grazie alla loro particolare forma, permettono l’esplorazione e la localizzazione di processi reattivi.